martedì 28 luglio 2009

CONVERSAZIONI IN SICILIA.

Alcune frasi tratte da un libro veramente fuori dal comune: Conversazioni in Sicilia di Elio Vittorini. Non vi descriverò la particolare atmosfera che si respira nel libro nè la forma quasi di poesia in cui esso è scritto; certo se vi dovesse capitare di visitare la provincia di Siracusa andate nella Valle dell'Anapo e fermatevi in silenzio a respirare il senso antico di queste frasi.

"Erano di pietra celeste, tutti fichidindia, e quando si incontrava anima viva era un ragazzo che andava o tornava, lungo la linea, per cogliere i frutti coronati di spine che crescevano, corallo, sulla pietra. "






"Non proviamo più soddisfazione a compiere il nostro dovere, i nostri doveri… Compierli ci è indifferente. Restiamo male lo stesso. E io credo che sia proprio per questo… Perché sono doveri troppo vecchi, troppo vecchi e divenuti troppo facili, senza più significato per la coscienza."






La valle lunga e stretta scavata dal fiume Anapo tra le rocce carsiche degli iblei è testimone di una via segnata dall'uomo e non più utilizzata in questo tempo di corse e premure: la vecchia ferrovia a scartamento ridotto che univa Palazzolo Acreide con Siracusa.

3 commenti:

  1. ..bello, a leggerti verrebbe la voglia di visitare in seduta stante la Valle dell'Anapo.
    un caro saluto

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  2. A proposito.
    Su una bancarella di libri ho trovato un'edizione di Gordon Pym tradotta proprio da Elio Vittorini.

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  3. @PIMPINELLA- Esistono in Sicilia come in molti luoghi d'Italia delle assolute gemme "nascoste"; Per l'isola in cui sono nato ricca di tradizioni i luoghi molto noti possono ad un certo punto diventare una "dannazione", una specie di filtro pesante che toglie spazio ed aria ad altre emozioni costrette quasi a restare in ombra per l'assoluta bellezza e notorietà dei luoghi canonici da visitare. In Sicilia ciò accade spesso: io dico sempre al visitatore che decide di varcare lo stretto che l'isola cambia molto a seconda della stagione, della luce e della cultura che ne hai prima di incontrarla. Se queste tre opzioni vengono sfruttate in modo corretto la Sicilia diventa quella "Metafora" di cui parlava Sciascia in un suo libro. Solo così è possibile comprendere lo spirito di chi ci vive e il cammino di chi scrive questo blog: la luce amica mia, il lampo che illumina le nostre cose e ce le fa vedere da un'ottica diversa. Senza questo atto di desiderio e conoscenza la mia terra come la tua restano solo un depliant turistico da conservare in un cassetto.

    @ENNE- Ciao e bentornata su questa riva. Tu fai riferimento ad un testo abbastanza raro se è una delle edizioni prima del 42, abbine cura.
    Se non ricordo male la prima edizione era del 1936, ti confesso però che non la considero un capolavoro e che non mi piaceva nemmeno tanto il Gordon Pym rispetto ad altre cose di E.Allan Poe.

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